Riforma del lavoro: conversione in legge

Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 153/2023, della legge di conversione n. 85/2023 del decreto n. 48/2023 – cd. Decreto lavoro – è entrata pienamente in vigore la riforma voluta dal Ministro del lavoro Marina Calderone.

In tema di lavoro a termine, dal 5 maggio 2023 sono operative le nuove causali per i contratti di durata superiore ai 12 mesi e le novità per i rinnovi a-causali.

È valido per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, l’aumento del taglio del cuneo fiscale di 4 punti percentuali, mentre per il periodo dal 1° giugno 2023 al 21 settembre 2023 è prevista una detassazione del lavoro notturno e straordinario festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere. 

La legge di conversione ha inoltre introdotto una proroga fino al 30 settembre 2023 del diritto allo smart working per i lavoratori dipendenti pubblici e privati rientranti nelle patologie individuate dal DM Ministero della salute 4 febbraio 2022, anche in assenza di accordi individuali e una proroga fino al 31 dicembre 2023 del diritto per i lavoratori genitori di figli under 14 e per i fragili di richiedere che la prestazione di lavoro sia svolta in modalità di lavoro agile, in presenza di compatibilità delle mansioni con il lavoro agile e in caso in cui non ci sia altro genitore non lavoratore o fruitore di strumenti a sostegno del reddito, anche in assenza degli accordi individuali.

In tema di welfare, è stato confermato l’innalzamento della soglia di esenzione per i genitori con figli a carico a 3.000 euro per l’anno 2023, con dichiarazione di spettanza del lavoratore e invio di informativa alle RSU ove esistenti.