Auto elettriche e ricariche presso colonnine pubbliche

L’Agenzia delle entrate, con risposta ad interpello 10 settembre 2025, n. 237E, ha offerto chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle spese sostenute per la ricarica di auto elettriche concesse in uso promiscuo ai dipendenti.

Nel caso oggetto di intervento, la società ha dotato i dirigenti, a cui è stata attribuita una autovettura elettrica, di una card per la ricarica presso colonnine pubbliche, con costi a carico della società, mentre i dipendenti sono chiamati a rimborsare l’azienda solo in caso di superamento di certo un limite annuo di chilometri per finalità private.

L’Agenzia delle entrate stabilisce che non è possibile dedurre dal valore ACI le somme addebitate al dipendente per i chilometri eccedenti per uso privato, poiché la determinazione forfettaria è fissata dalle tabelle ACI, pertanto le somme trattenute possono incidere solo sul netto in busta paga, ma non riducono la base imponibile previdenziale e fiscale del benefit.

Per quanto riguarda le ricariche presso colonnine pubbliche a carico dell’azienda, l’Agenzia delle entrate precisa che le relative spese sostenute dal datore di lavoro, anche per l’uso privato, non generano ulteriori fringe benefit tassabili, in quanto il costo d’esercizio definito dall’ACI prescinde dai costi effettivi e già include il carburante o l’elettricità.